MOBILITÀ E TRASPORTI | E se portassimo il traffico sottoterra? | | Karin Valenzano Rossi, capogruppo Consiglio comunale PLR Lugano Opinione Liberale Il tema della pianificazione del territorio, con un master plan acclamato ma ancora latitante, complici i grandi progetti di agglomerato di terza generazione, accompagnati dagli effetti negativi del PVP e la calma apparente delle festività del nuovo anno, hanno liberato sogni e fantasie, più o meno realizzabili. Il tema della croisette Luganese ha tenuto banco nelle prime settimane di gennaio, con strenui sostenitori, altrettanti detrattori e molti “spiaggia-scettici”. Su un punto sono tutti d’accordo: sarebbe favoloso poter avere un lungolago pedonalizzato. Il vero problema però è dove dirottare il traffico senza collassare l’intera rete viaria della Città, già ai limiti della propria capacità se non ampiamente oltre? La risposta è lì da vedere: sottoterra! Oso aprire il dibattito, accantonato a priori dai più per pregiudizi di varia natura, dalle possibili criticità di ordine tecnico alle difficoltà di reperire i necessari finanziamenti. Se non c’è spazio in superficie e si vuole, come si vuole, preservare il cielo da viadotti orribili, rimane ancora solo la possibilità, come in molte città svizzere e del mondo, di portare il traffico sotto la superficie. Dal profilo tecnico oggi è senz’altro fattibile ... si pensi all’eurotunnel che attraversa lo stretto della Manica. Persino alle nostre latitudini ci sono Comuni che stavano per mettere in opera posteggi sottacquei, non è quindi quello tecnico il vero ostacolo ma piuttosto l’incapacità di osare e di attivarsi per trovare forme moderne di finanziamento di un’opera necessaria, che nel lungo termine potrebbe anche rilevarsi redditizia. Sarebbe quindi bene che il Municipio di Lugano frugasse nei propri cassetti, recuperando lo studio preliminare commissionato parecchi anni orsono ad un locale studio di ingegneria. Chissà che quelle informazioni possano dare il là per un rinnovato interesse ad un’opera lungimirante. Leggi il commento in formato pdf |