Opinione Liberale Karin Valenzano Rossi, candidata al Consiglio nazionale Negare la pressione sui salari in Ticino sarebbe irresponsabile e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti è fondamentale per contrastare questo fenomeno. I meccanismi di controllo devono essere applicati con rigore”: lo ha affermato a chiare lettere la Consigliera federale Karin Keller Sutter durante il dibattito al Consiglio nazionale sull’iniziativa per la limitazione dell’UDC che vuole abolire la libera circolazione delle persone. Saremo chiamati a votare su questa importante iniziativa nel maggio del 2020. L’hanno già chiamata la madre di tutte le votazioni, poiché un no a questo accordo rischierebbe di far cadere l’intero impianto del primo pacchetto di accordi bilaterali con conseguenze nefaste per l’accesso al mercato europeo e alle cooperazioni in materia di ricerca e di sicurezza. Per scongiurare questo scenario di crisi dobbiamo prendere sul serio le difficoltà di accedere al mercato del lavoro per la popolazione residente nelle zone di frontiera, come in Ticino. Guardiamo al volto di Giano della libera circolazione delle persone senza preconcetti. Da un lato la libera circolazione delle persone è indispensabile per far funzionare la nostra economia. Dall’altro la libera circolazione delle persone accresce la pressione sui salari per i lavoratori residenti, tende a provocare un effetto di sostituzione del personale, anche altamente qualificato, e aumenta il rischio di disoccupazione per il personale poco qualificato. Lo riconosce lo stesso Consiglio federale nel messaggio relativo all’iniziativa per la limitazione. Alla presa di coscienza governativa, impensabile sino a pochi anni fa, devono seguire i fatti. Dobbiamo rafforzare le misure d’accompagnamento e applicarle in modo intelligente, gli abusi si vedono, basta volerli vedere. È fondamentale ritrovare un’imposizione fiscale equa fra residenti e frontalieri. Ulteriori correttivi per rendere meno attrattive per i frontalieri le zone sotto pressione devono essere introdotti. Solo in questo modo potremo salvare la libera circolazione delle persone e continuare a percorrere una via di accordi bilaterali giusti e alla pari per l’insieme del paese. Scarica articolo in pdf |