Lugano Orizzonte 2025 si apre con una citazione di Italo Calvino: «È delle città come dei sogni: tutto l’immaginabile può essere sognato». Quello che ci piacerebbe, soprattutto ai cittadini che ci mettono i soldi, è che almeno un po’ del sognato sia anche realizzato. I preventivi per il 2021 sono stati l’occasione per fare un bilancio politico di quanto realizzato dalla Città per dare uno sguardo al futuro, nella speranza che la prossima legislatura non sia fatta solo, come diceva Shakespeare, «della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni» ma di risultati concreti. Ma veniamo agli obiettivi operativi che si era prefisso il Municipio per il periodo 2016-2019 (elencati a pagina 10 di Lugano Orizzonte 2025 e ripresi in parte nelle linee di sviluppo 2018-2028) e vediamo se sono stati raggiunti in questa legislatura allungata di un anno dalla pandemia. Sono ben 17 obiettivi operativi. 1. Risanamento finanziario e revisione dei flussi finanziari con il Cantone. I conti della Città sono migliorati, siamo però lontani dal raggiungimento di un pareggio di bilancio strutturale e la spesa di gestione corrente lievita senza valore aggiunto percepibile. 2. Ottimizzazione dellimpiego delle risorse e qualità dei servizi. La qualità dei servizi erogati dall’amministrazione è buona, ma l’aumento costante delle spese di gestione corrente disattende l’obbiettivo di ottimizzazione dell’impiego delle risorse. 3. Benessere diffuso (sicurezza, ambiente, sanità, formazione e lavoro). Il benessere è apprezzabile, ma certamente non ancora diffuso. La sicurezza è ottima, lo dicono le statistiche e il sondaggio effettuato tra la popolazione. All’ambiente è stata tributata una maggiore attenzione, la direzione è quella giusta. Su sanità, formazione e lavoro si è invece fatto molto poco. 4. Mobilità efficiente (mobilità lenta e trasporti pubblici). La mobilità è il tasto dolente. Il traffico congestiona la Città, malgrado qualche timido correttivo. Per mobilità lenta (piste ciclabili pop up in piena pandemia a parte) e trasporti pubblici, aspettiamo con ansia il 2021. 5. Polo culturale e LAC in rete a livello regionale, nazionale e internazionale. Gli sviluppi del polo culturale sono molto positivi. La pandemia ha giocato un duro colpo alla cultura e ci auguriamo possa riprendere al più presto. 6. Sviluppo del turismo, anche congressuale. I progetti di sviluppo turistico congressuale languono in attesa degli esiti procedurali; speriamo che i lunghi anni trascorsi non facciano desistere anche quei pochi privati interessati rimasti. 7. Piano direttore comunale per la revisione dei Piani regolatori. Non si vede la luce in fondo al tunnel. Un tunnel tappezzato di concorsi di idee e studi vari, che non hanno ancora nemmeno abbozzato il masterplan unitario. 8. Definizione politica dell’alloggio e implementazione delle prime iniziative. Grandi proclami in favore dell’alloggio, della necessità di pigioni moderate e del riportare abitanti in centro. Ma i risultati concreti? Al momento l’unico dato certo è la progressiva perdita di abitanti della Città in favore di Comuni extraurbani. 9. Qualità degli spazi pubblici. La qualità degli spazi pubblici è buona e sempre più fruibile. Manca però ancora un accesso al lago diffuso. 10. Definizione del comparto di Cornaredo. La porta Nord della Città è lungi dall’essere definita. 11. Mantenimento di una politica fiscale attrattiva per una realtà urbana. La politica fiscale cittadina è stata migliorata in minima misura su impulso del Consiglio comunale, sforzi che verranno tuttavia vanificati con il peggioramento del moltiplicatore d’imposta per il finanziamento di progetti super ambiziosi. 12. Definizione del Piano energetico comunale. Obiettivo centrato con il label di Città dell’energia. 13. Consolidamento della politica di prossimità e dei quartieri. La politica di prossimità ha fatto progressi, senza ancora raggiungere il consolidamento auspicato. 14. Preparazione in vista dell’entrata in esercizio di AlpTransit. Obiettivo fallito. Il comparto stazione è ancora in alto mare. 15. Rilancio dell’aeroporto di Lugano in chiave di partenariato Pubblico Privato. Voli di linea persi. LASA liquidata. Dipendenti licenziati. Chissà che i privati possano riuscire laddove la Città ha fallito. 16. Consolidamento delle attività per aiutare disoccupati e assistiti. La Città ha fatto molto con le ridotte forze a disposizione. 17. Sostegno e promozione di un polo di ricerca medico scientifico di rilevanza nazionale e internazionale. L’obiettivo è stato raggiunto... dalla Città di Bellinzona. Il bilancio degli obiettivi raggiunti è davvero scarno. Questa breve analisi conferma l’immagine di questa legislatura cominciata male con il pasticcio delle nomine del LAC, per passare alle polemiche su Finzi Pasca, i ricorsi sul moltiplicatore, la liquidazione di LASA e infine il tramonto del progetto Mizar. Insomma la politica non ha saputo dare quegli impulsi necessari per una Città che si vuole la locomotiva del Cantone. Un plauso va senz’altro ai servizi di Comunicazione, che con i loro comunicati e servizi patinati danno un’immagine di Lugano che fa sognare ma che però non è seguita dalla sostanza. Confido che la prossima legislatura sappia sognare meno e realizzare di più. Concludo citando di nuovo un frase di Lugano Orizzonte 2025 come invito per la prossima legislatura: «Seppur operoso, un alveare con celle che non comunicano è infatti destinato a una vita breve». Articolo pubblicato su Corriere del Ticino il 04.01.2021. Scarica in formato PDF |