Karin Valenzano Rossi, candidata al Consiglio nazionale
Quando una persona è in buona salute, pensa al portafoglio. Quando una persona è malata, pensa ad ottenere le cure migliori per guarire. Così recita un proverbio mongolo che ben riassume i mille volti del nostro sistema sanitario. C’è il volto economico: il mercato della salute è un mercato in continua crescita. Nel 2017 le spese sanitarie in Svizzera hanno raggiunto 82,5 miliardi di franchi. Il rapporto tra spesa sanitaria e prodotto interno lordo è salito al 12,3%. I costi dell’assicurazione malattie di base hanno raggiunto 32 miliardi di franchi nel 2018. C’è il volto del progresso tecnologico con nuovi medicamenti che salvano vite e migliorano la nostra qualità di vita. C’è il volto del nostro federalismo con 26 mercati della salute diversi che ampliano a dismisura l’offerta di prestazioni mediche. C’è il volto dei molteplici interessi in gioco che assicura a ogni attore del mercato della salute un diritto di veto che permette di bloccare le necessarie riforme, come l’introduzione di un sistema di finanziamento uniforme delle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali. C’è il volto dei premi delle casse malati 2020. Il 24 settembre il Dipartimento federale dell’interno ha pubblicato i premi dell’assicurazione malattie obbligatoria del 2020 approvati dall’Ufficio federale della sanità pubblica. È la prima volta dall’introduzione della legge federale sull’assicurazione malattie nel 1996 che l’aumento del premio medio dell’assicurazione malattie è praticamente nullo a livello nazionale. C’è il volto dei premi delle casse malati nel 2020 che varia molto da cantone a cantone. In Ticino l’aumento del premio medio dell’assicurazione malattie obbligatoria sarà del 2,5%. Il progresso tecnologico, la densità dell’offerta medica e il consumo di prestazioni spiegano questo aumento superiore alla media. Non siamo tuttavia completamente indifesi di fronte a questo ennesimo aumento dei premi dell’assicurazione malattie. Abbiamo la possibilità di cambiare assicuratore, aumentare la franchigia e scegliere modelli d’assicurazione alternativi. Non siamo completamente indifesi di fronte alla moltitudine di prestazioni offerte nel supermercato della salute. Le iniziative promosse dall’Associazione consumatori e consumatrici della Svizzera italiana a favore di una maggiore consapevolezza nel consumo di prestazioni mediche sono un passo nella giusta direzione per evitare esami medici e prestazioni inutili. In futuro aumenterà il numero di persone anziane e di persone affette da malattie croniche, come le patologie cardiovascolari, il diabete e l’artrosi. Il coordinamento delle cure fra i fornitori di prestazione assume un ruolo centrale per assicurare la qualità e l’economicità delle cure. Il rafforzamento di questi modelli di cura integrate è una via da percorrere per evitare di dover ricorrere a cambiamenti di sistema draconiani, come il freno alle spese o la cassa malati unica, o di mettere in gioco la solvibilità con interventi drastici nella gestione delle riserve. |